La proposta dell’Associazione “Est-Ovest. Identità e integrazione” era di commemorare ai loro bambini la fine della II Guerra mondiale, l’8 maggio  – già il 9 per l’Urss –  facendo confrontare loro la bellezza e la serenità di un edificio destinato alla vita serena, cioè la villa palladiana di Caldogno, e il senso di oppressione e di paura che suscita un edificio da tempo di guerra, cioè il bunker tedesco nascosto sotto un rialzo di terra a pochi passi da quella villa.

L’abbiamo accolta con piacere, aiutando a illustrare quei due edifici e la vita che poteva svolgersi al loro interno ad un gruppetto di bambini e ai loro genitori ed insegnanti.

Con molta attenzione i bambini hanno ascoltato un brano della sinfonia di Shostakovich “Leningrad”, composta durante il lunghissimo assedio della città da parte delle truppe naziste, introdotte dalla breve spiegazione sulla importanza di non far morire l’umanità che è in ciascuno di noi.

I discorsi seri si sono comunque conclusi con una bella merenda sotto il portico delle barchesse della villa. 

Insomma, un pomeriggio significativo, a cui ha dato un valore in più proprio la presenza di persone di così tante nazionalità – ucraina, russa, moldava, bielorussa, estone, georgiana -, che vivono a Vicenza e nel Vicentino, ma che non perdono il senso della loro appartenenza a Paesi un tempo uniti, che diedero il maggiore contributo in vite umane alla vittoria contro il nazifascismo – oltre 25 milioni di morti -. 

Nessun accenno esplicito alla guerra attuale in Ucraina. Era nel cuore di tutti, ma la risposta era ed è proprio la pacifica convivenza di cui sono capaci gli amici ucraini e russi di “Est-Ovest”. Una associazione con la quale siamo sempre felici di collaborare!