Riceviamo da  Korda questo aggiornamento (22 dicembre 2018)

“Vi ricordiamo che allo stato dell’ultimo resoconto avevamo ancora a disposizione 3926 euro, con l’accordo di destinarli per la sostituzione dei tubi del acquedotto. Gli sviluppi successivi sono stati questi:

– Ad un certo punto, sembrava che l’ospedale avesse trovato uno sponsor proprio per il progetto dei tubi, per cui ci siamo fermati chiedendo di indicare qualche altra urgenza. Alla fine, quello sponsor si è ritirato, ma ormai faceva troppo freddo e bisognava accendere il riscaldamento il che rendeva impossibile l’inizio dei lavori.

 – In compenso, dopo aver discusso con l’ospedale le destinazioni alternative (anche durante la mia visita il 10 novembre) abbiamo definito che a loro serviva con certa urgenza un concentratore di ossigeno, mentre la meta più ambita (ma anche assai più costosa) sarebbe stata quella di avere un apparato per diagnostica ad ultrasuoni (quello che hanno è del 2008, non dà la risoluzione necessaria e comunque non è in grado di fare più di 4000 sessioni all’anno, mentre il bisogno sarebbe di circa 6000). 

 Di conseguenza, abbiamo acquistato il concentratore di ossigeno richiesto, di cui vi mandiamo le foto già in funzione, per la cifra equivalente a 960 euro (sempre risparmiando circa un quarto dalle somme inizialmente richieste dai rivenditori). Il resto di 3926-960=2966 euro va a giungersi ad ulteriori contributi arrivati di 10.000 euro (“Amici nel Mondo”), 8.000 euro (“ABC – Amici dei Bambini di Chernobyl”) e 5.000 euro in arrivo da “Il Ponte-MICT”).

 Dunque, al momento abbiamo a disposizione 25.966 euro che speriamo bastino per l’acquisto di un ecografo usato di caratteristiche richieste, di cui abbiamo già avviato una ricerca. Ve ne terremo informati.”

concentratore di ossigeno