Dei campi di concentramento nazisti si ha una conoscenza ormai precisa. Non dello sterminio di Babyn Jar,
Il burrone di Babyn Jar si trova a poca distanza da Kiev. Quando l’Ucraina cadde sotto l’occupazione nazista, nel settembre del 1941, fu lì che furono condotti gli ebrei della città e dei dintorni e soppressi, fucilati in parte, gettati ancora vivi per il rimanente, in quel profondo burrone. Due giorni durò il frenetico lavoro “di pulizia”. Si calcola che gli ebrei uccisi furono più di 30.000. Successivamente altri strati di vittime si aggiunsero a quei primi: soldati sovietici fatti prigionieri, comunisti, nazionalisti, rom, malati psichici.
Il numero totale dei “sepolti” a Babyn Jar fu di circa 100.000 persone.
Di questo avvenimento hanno raccontato, con i versi e con la musica, due grandi russi: il poeta Evtushenko e il compositore Shostakovich, autori della musica e dei versi della Sinfonia n. 13.
L’iniziativa vuole essere un modo per ricordare lo sterminio degli ebrei e di tutte le vittime degli stermini in Ucraina, nel Centro e nell’Est Europa e in tutto il mondo.
Il venir meno, per evidenti ragioni anagrafiche, dei testimoni dei campi di concentramento può essere compensato con l’allargamento della conoscenza storica. Contro il riapparire dell’antisemitismo e contro tutti i razzismi.
Vicenza, Palazzo Giustiniani, Contra’ San Francesco, 41, h. 16-18
Francesca Lomastro, Ass. “Il Ponte – Mict”, Introduzione: La “scoperta” di Babyn Jar
Manuel Boschiero, Università di Verona, Babyn Jar e la diversità della Shoah in Urss
Giovanna Brogi, Università Statale di Milano, Ebrei e Ucraini: una difficile storia (in parte) comune
Andrii Omelianiuk, Ass. “Korda”, Kiev, La memoria di Babyn Jar oggi in Ucraina e in Russia